Una buona ossessione per la consapevolezza digitale
La viralità è maligna: le bufale, le notizie false, scorrette per errore o malafede si propagano molto più velocemente e efficacemente di quelle vere, e questo vale soprattutto in internet, in particolar modo da quando i social network sono diventati un fenomeno di massa. Questo è il contenuto emerso dal rapporto 2015 sui rischi globali di internet, realizzato dal World Economic Forum che vede l'Italia tra i paesi più a rischio, a causa dell'ignoranza globale e del digital divide che ci vede in fondo alla classifica in Europa.
È così che la consapevolezza digitale deve diventare l'ossessione di tutti gli attori istituzionali, di tutto il sistema educativo, sapendo che il percorso è lungo e complesso, e che non c'è vantaggio a minimizzare le difficoltà dell'impresa e a sopravvalutare le singole tappe. Perché siamo in un periodo in cui la mancanza di consapevolezza rende fragili i processi di valutazione, di critica, di condivisione, di partecipazione. Rende fragile la società, la democrazia stessa.
di Nello Iacono, Stati Generali dell'Innovazione - Agenda Digitale