Il mondo virtuale non esiste

proteggere i bambini in internet

La provocazione nasce da una serie di raccomandazioni e suggerimenti sul modo migliore di esercitare il controllo parentale verso le attività dei figli in internet.

Quando si parla del modo migliore di accompagnare i propri figli all'uso delle nuove tecnologie ci troviamo di fronte a tre tipi di genitori:

  1. i permissivi, che mettono poche restrizioni sull'uso delle tecnologie digitali;
  2. i restrittivi, che cercano concretamente di limitare questo uso;
  3. i mentori, che partecipano attivamente all'uso.

Come avviene negli altri aspetti del processo educativo, conviene essere mentori: i genitori restrittivi hanno il triplo del rischio di trovarsi di fronte a un minore che usa l'identità di un compagno di scuola o di un adulto per eludere le restrizioni. Per quanto riguarda i permissivi bisogna distinguere quelli che lasciano fare perché non hanno nessuna conoscenza della tecnologia digitale da coloro che hanno fin troppa fiducia nell'umanità.

L'approccio ideale è lo stesso che offre i migliori risultati anche nel mondo reale: mostrare con l'esempio quali sono le buone pratiche dell'uso della tecnologia: mettere sempre il casco in moto e la cintura di sicurezza in auto è la stessa cosa che usare buone password, diverse per ciascun profilo, rinnovandole periodicamente.

Spendere bene il proprio tempo su internet per trovare anche stimoli intellettuali e culturali e non solo giochi ripetitivi o gossip è un po' come limitare la vita sedentaria e il cibo spazzatura: sono stili di vita che si trasmettono ai figli con l'esempio e la condivsione e difficilmente si riescono a imporre solo con le regole o con l'uso di sanzioni e castighi.

Fate come dico e non fate come faccio non ha mai funzionato, le regole della buona consapevolezza digitale non sono molto diverse da quelle del buon senso che ci sono state insegnate dai nostri genitori: per esempio non parlare agli sconosciuti, non andare in posti pericolosi senza essere accompagnati, non insultare gli altri facendo i prepotenti, rispettare le persone e le cose altrui.

Il cosiddetto "mondo virtuale" non esiste, quello che si fa in Internet è reale e coinvolge persone reali. Non bisogna farsi trarre in inganno dalla illusione di poter manipolare questa specie di universo parallelo, si tratta di una falsa percezione causata dalle proiezioni dei nostri desideri, sono fenomeni che avvengono nella nostra mente ma possono portare a conseguenze spiacevoli.

 

 

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