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La consapevolezza digitale riguarda anche le bufale

bufala

"Chi semina bufale avvelena anche te: digli di smettere."

La fabbrica di notizie false offre lauti guadagni ai furbi senza scrupoli che approfittano dell'ingenuità e della ignoranza. Chi si fa strumento inconsapevole della diffusione di fandonie, che più sono roboanti e incredibili più attirano condivisioni e click sui social networks, arricchisce i disonesti e provoca un danno alla società.

Il Presidente della Camera Laura Boldrini ha promosso un incontro che si è svolto a Montecitorio in due sessioni. Nella sessione del 2 maggio è intervenuto Paolo Attivissimo, qui la trascrizione del suo intervento.

La caccia alle bufale è un argomento all'ordine del giorno, è importante combattere la disinformazione a tutti i livelli, a partire dagli educatori, dai genitori e dagli insegnanti ma soprattutto dagli operatori professionali della comunicazione, perché possiedono strumenti specifici per discriminare la verità dagli scandali creati ad arte per generare profitto dai click. Le istituzioni devono vigilare ma non possono censurare perché la libertà di espressione resta un valore nella nostra società, dunque tocca ai singoli cittadini lo sforzo di mettersi in condizione di non essere presi in giro: questa è consapevolezza digitale.

 

 

 

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