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I media digitali amplificano i pericoli

«Le gite sono sempre state pericolose ma negli ultimi anni lo sono diventate molto di più», avverte Mario Rusconi vicepresidente dell’Associazione nazionale presidi.
Come mai?
«I ragazzi hanno strumenti molto potenti che permettono di sfuggire più facilmente ai controlli e di provocare conseguenze molto più devastanti con le loro mascalzonate».
I telefonini? E i genitori non sono di grande aiuto in questi casi.
«Da venti anni i genitori sono il peggior nemico dei professori. Molti di loro sono responsabili ma molti di più non lo sono, difendono ogni nequizia dei figli. Non si rendono conto che ci sono degli obblighi da rispettare, in particolare alle Superiori, dove i ragazzi hanno più di 14 anni, e gli atti non sono solo di bullismo ma vere e proprie mascalzonate anche abbastanza gravi».
Quali?
«Quando il preside ha sentore che ci possa essere una responsabilità penale in un gesto deve segnalarlo all’autorità giudiziaria. Non le si può trattare come ragazzate o goliardate, sono atti delinquenziali. Le scuole intervengono con sanzioni come le sospensioni ma anche chiedendo ai ragazzi atti riparatori, ad esempio mandandoli in strutture come la Caritas o Emergency».

Da un articolo su La Stampa del 7 aprile 2015

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